Le fanciulle che suonavano la fisarmonica

 

Le fanciulle che suonavano la fisarmonica

di Annamaria Petrozzi Simone

Annamaria Petrozzi Simone 4

Annamaria Petrozzi Simone 2A natale del 1942 ebbi come regalo una fisarmonica e, con la mia passione per la musica, riuscii a suonarla senza l’aiuto di insegnanti. Mia madre però, che era una perfezionista, volle farmi seguire da una sua carissima amica: Anna Telesforo. I Telesforo erano amici fraterni della mia famiglia da sempre e Anna era una vera artista: suonava il piano, la fisarmonica, dipingeva, componeva canzoni insomma era un vulcano di idee e iniziative. E così finii nel gruppo delle ragazze che suonavano la fisarmonica. I tempi erano duri, c’erano gli allarmi, l’oscuramento, le preoccupazioni e i feriti che riempivano gli ospedali.

La Croce Rossa cercò di organizzare spettacoli per i feriti di guerra. Anna Telesforo quindi formò il piccolo gruppo e suonammo a gennaio ’43 nell’ospedale militare Maria Grazia Barone, a marzo nell’ospedale militare del Sanatorio e ancora a marzo nell’ospedale militare Saverio Altamura. In questa ultima esibizione si aggiunse a noi il soprano Maria Vinciguerra, foggiana, famosa e bravissima cantante. Negli ospedali tutto il gruppo si avvicinava ai soldati con caramelle, sigarette e buone parole.

Annamaria Petrozzi Simone 1

Ricordo che un soldato bendato, forse cieco, volle toccarmi il viso con le mani pensando forse a sua figlia. Vidi molte lacrime commosse negli occhi di quei poveri giovani così provati. Due mesi dopo a Foggia si scatenò l’inferno e le fanciulle, loro malgrado, crebbero in fretta tra privazioni, pericoli e rinunce.

 Annamaria Petrozzi Simone

 

 

 

 

 

 

 

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