“A” come Autoricambi Palazzo
di Raffaele de Seneen e Romeo Brescia
Palazzo Giuseppe, poi Mario, ancora Giuseppe e di nuovo Mario, quattro generazioni che a partire dal 1930 sono state tutt’uno con la città di Foggia per la specificità dell’attività svolta nel tempo.
A tre lustri dal compiere un secolo, l’attività dei Palazzo ha sede sempre nello stesso posto, certo irriconoscibile oggi rispetto al sito dell’opificio originario posto all’epoca al limitare del Piano delle Fosse, attualmente Via Onorato.
A mostrarci un angolo inedito della Foggia di un tempo sono delle foto conservate tra le pagine di un album gelosamente custodito dal signor Giuseppe.
Da questa vecchia foto risulta ben chiara l’esistenza di una fossa granaria a pochi passi dal “Deposito – Industrie Macchine Palazzo”, quasi una simbologia unificante alla fine di un ciclo lavorativo: dalla trebbia alla “fossa”, dal lavoro dei braccianti-contadini nei campi, agli operai in tuta della ditta con la loro mascotte: un cagnolino a cui era stato dato il nome di Stalin e del quale si ricorda ancora la disubbidienza unica.
Adattandosi ai tempi e alle mutevoli esigenze, “Palazzo” diventa concessionario unico su Foggia della I.M.N. (Industrie Meccaniche Napoletane), erede del Silurificio di Baia (frazione di Bacoli – NA) impegnato nella I^ e II^ Guerra mondiale nelle produzioni belliche, trasformato poi in una industria motociclistica che a partire dal 1950 inizia a produrre su licenza il motor Mosquito di 38cc da applicare su una comune bicicletta, ed è dal 1952 che il ciclomotore “Paperino”, grazie ai Palazzo, arriva anche a Foggia, portandosi dietro, ancora oggi, questo appellativo per individuare ogni motoveicolo di piccola cilindrata.
La concessionaria Palazzo spinta dalla nuova iniziativa di vendita, pubblicizza con tutte le sue forze il nuovo ciclomotore organizzando sfilate e dimostrazioni fieristiche. Parallelamente, in una logica di ampliamento, la ditta Palazzo gestisce il distributore di carburanti prospiciente l’attività di vendita dei motocicli così come in altre zone cittadine.
I ricordi fotografici sono tanti e non solo di carattere lavorativo, ma riguardano anche l’impegno del signor Giuseppe nel campo dello sport foggiano che lo vide nelle vesti di allenatore nella USF (Unione Sportiva Foggia). E della famiglia Palazzo si ricorda anche Aldo, giovanissimo sportivo impegnato nello sci, pattinaggio, pallacanestro, campione meridionale di sciabola, tragicamente morto durante il bombardamento su Foggia del 2 luglio 1943.
Col “Paperino” e l’inizio della meccanizzazione civile si rende necessario soddisfare anche la richiesta di pezzi di ricambio, quindi l’attività del “Deposito Palazzo” si apre ad una nuova strada, quella, ancora attuale, della fornitura di pezzi di ricambio per autoveicoli, con i quali, a metà degli anni ’50, sarà presente al nostro Campo Fiera con un proprio stand.
Insomma, i Palazzo a Foggia, come a dire: un nome, una garanzia nel mantenere, nell’evoluzione dei tempi e della tecnologia una posizione di rilievo nell’economia locale.
Pubblicato il: 27 Feb 2016