Antiche confraternite

ANTICHE CONFRATERNITE

di Raffaele de Seneen  e  Romeo Brescia 

E’ da un decreto datato 20 febbraio 1874, a firma di Fra Geremia Cosenza, Vescovo della Diocesi di Foggia, che le Confraternite all’epoca esistenti ( ben 17) vengono elencate secondo la data del Regio assenso per l’elevazione a Corpo morale.

Funerale Russo

I componenti della congregazione di San Giuseppe in processione al corteo funebre del  confratello Gaetano Russo – 5 agosto 1957

Dalla più vecchia, 21 marzo 1733 quella di San Giovanni Battista, all’ultima, 26 agosto 1857 quella di Santa Maria dei Sette Dolori. Il decreto sancisce l’ordine in cui le diverse Confraternite devono disporsi se “simultaneamente interverranno nelle pubbliche funzioni, od associazioni funebri”, così da “rimuovere ogni causa di disturbo che spesso suole accadere”.

Si capisce da ciò che fra le Confraternite c’è una “sana” competizione, ma è utile chiarire anche che la loro effettiva costituzione precede, a volte di molti anni, la concessione del Regio assenso, a causa di un iter molto lungo e laborioso.

Conf. Michele Russo Processione 1986

Conf. Michele Russo in Processione – 1986

Le Confraternite sono le prime forme associative di laici in ambito religioso, si tratta di persone, quasi sempre uomini, che svolgono il più delle volte la stessa arte, mestiere o professione.

Ogni Confraternita fa riferimento ad un proprio santo patrono e protettore, e svolgono compiti di pietà come “l’accompagnamento alla buona morte” per i propri sodali, funzioni religiose, costituiscono doti per maritaggi di ragazze povere, a volte si prendono cura della chiesa, o di un altare in particolare, che li ospita che concede loro un locale dove unirsi in “oratorio” per discutere delle loro attività ed impegni.

Ma così come sembra esserci un po’ di concorrenza fra le Confraternite, a volte anche i loro rapporti con la Chiesa che li ospita diventano difficili; tant’è che alcune, nel tempo, con propri fondi e impegno di lavoro dei confratelli costruiranno proprie chiese.

E’ il caso della Chiesa del Carmine vecchio costruita dai confratelli muratori, di quella della Madonna delle Grazie ad opera dei confratelli artigiani, soprattutto sarti, e di quella di San Giuseppe, su Via Manzoni, costruita dai confratelli addetti alla lavorazione del legno: falegnami, carpentieri, carradori e bottai.

Regola Confratelli San Giuseppe

Regola Confratelli San Giuseppe

Quest’ultima Chiesa poi, raccoglie l’eredità di una più antica ubicata nell’attuale sito che ospita il Conservatorio musicale U. Giordano.

Infatti, nel XVI secolo tra Porta Grande e l’inizio dello stradone dell’Epitaffio (attuale Via Manzoni) vi era una Casa-ospedale dedicata a Santa Teresa attigua alla chiesa di San Giuseppe entrambe già in pessime condizioni.

Nel 1668 il Comune donò ai religiosi Teatini, già beneficiari di un lascito, il sito dell’ex chiesa di San Giuseppe per l’ampliamento della casa, “sorse allora la casa e la chiesa dei Teatini dedicata a San Giuseppe, sebbene il popolo la chiamò, e la chiama tuttora San Gaetano dal nome del Fondatore dell’Ordine Teatino”.

Epigrafe San Giuseppe

Epigrafe

 

Di tanto ne fa testimonianza una scritta su lastra di pietra incastonata sull’arco, a sinistra, di Porta Grande che riporta quanto segue:

 

“La Città di Foggia con commossa devozione per il Santissimo

Patriarca Gaetano, protettore della stessa città, per ampliare l’atrio,

 donò l’area di un edificio, in questo posto,  antica sede della chiesa

di S. Giuseppe – Anno 1673.

Si mostrarono generosi coloro che furono eletti per il governo:

Governatore Antonio De Pilla, Giureconsulto Geronimo Petreo,

V.i.D. Giuseppe De Terenzio ed io Donato Guglielmone”

[Traduzione del confratello Gaetano Russo – 1965]

 

Confraternita San Giuseppe

In epoca imprecisata tutto il compendio fu ceduto ai religiosi della Congregazione dell’Ordine di San Filippo Neri, e da questi passò agli Scolopi.

Intanto la Congregazione di San Giuseppe aveva abbandonato la sua sede originaria anche per non sottostare al pagamento di un tributo annuo in favore dei Teatini di 6 ducati annui.

Così i lavori per l’erezione dell’attuale chiesa di San Giuseppe su Via Manzoni iniziano nel 1748 circa e vengono ultimati nel 1784 operando per gradi: prima la chiesa propriamente detta con sottostante cripta, poi la sacrestia ed infine il campanile, tutta opera, impegno e lavoro dei confratelli, ed in particolare di un confratello benefattore di cui si è smarrita memoria del nome.

Sulla foto è ritratto l'attuale priore della confraternita di San Giuseppe all'età di 11 anni Paparesta Giuseppe

Il ragazzo ritratto sulla foto è l’attuale priore della confraternita di San Giuseppe all’età di 11 anni, Paparesta Giuseppe.

In proposito, la storia orale tramandata fino ai giorni nostri, depositari gli attuali confratelli, racconta che questo confratello benefattore possedesse una casetta di campagna con appezzamento di terreno su cui pascolavano poche pecore, così che nel tempo, incrementando il numero delle pecore, mise da parte una certa somma di ducati ricavati dalla vendita della lana, degli agnelli e dei prodotti di trasformazione del latte, per far fronte alle opere di costruzione del nuovo tempio.

Teschio Massonico

Ed è ancora la tradizione orale tramandata che dà una spiegazione ad una incisione su un blocco di pietra che si trova, quasi ad altezza d’uomo, sul lato sinistro della facciata principale della Chiesa, una pietra d’angolo.

Apparenti simboli massonici: un probabile teschio coronato e due falci sicuramente su un blocco di pietra che in una fase di restauro della cripta fu di lì asportato e ricollocato nell’attuale posizione, ma che i muratori dell’epoca per una forma di scongiuro ed esorcismo montarono capovolto.

Oggi, nel veder procedere una processione per le vie della nostra città, si nota come la presenza femminile all’interno delle confraternite sia molto più diffusa, ma a tal proposito va precisato che già l’8 giugno 1910, con apposito statuto, Padre Antonio da Sag Giovanni – Guardiano Cappuccino – istituiva in Foggia “La Pia Unione delle Sorelle di S. Anna” presso la Chiesa de PP. Cappuccini dedicata alla Santa, a cui poteva accedere donne maritate col titolo di “Sorelle di S. Anna”, e donne non maritate col titolo di “Figlie di S. Anna” col fine “di mantenere e promuovere sempre più il culto e la devozione a S. Anna con pratiche di pietà”.

 

Statuto Consorelle Sant Anna

Statuto Consorelle Sant Anna 1

 

 

 

 

 

 

 

Fonti:

  • “La Diocesi di Foggia – Appunti per la storia” del Sac. Michele Di Gioia – Tip. Leone – 1955
  • Cenni storici sulla Chiesa di S. Giuseppe in Via Manzoni Foggia – 1971
  • “Cenni storici della Chiesa di S. Giuseppe e della sua Congregazione in Foggia” di T. Finocchiello – 1991
  • “Pia Unione delle Sorelle di S. Anna” – Lucera 1910

 

 

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