Foggia si riprende!

FOGGIA SI RIPRENDE!

Di Raffaele de Seneen 

Stiamo vivendo un periodo, marzo 2020, dove si sta disputando una partita di pallone: “Corona Virus” contro “Il resto del mondo”.

E’ la prima volta che tutto il mondo si trova dalla stessa parte (chiaro il riferimento!) e infatti molti parlano di uno stato di guerra, sono molte le similitudini che tornano alla mente di quei pochi ormai, bambini all’epoca, che l’hanno vissuta direttamente, per tutti gli altri è storia raccontata/ascoltata, letta sui libri, appresa da film e documentari.

Paura e speranza, la prima genera la seconda, la seconda è l’antidoto che possiamo permetterci per contrastare l’altra.

Ma diversamente da quelle che furono epoche lontane ormai quindici lustri, oggi, l’informazione viaggia con la velocità del suono o della luce attraverso mezzi di uso comune e che diamo per scontati: cellulari, TV, smartphone, social, messenger , videochiamate, ecc. Tutto questo ci consente di tenerci in continuo collegamento anche se isolati, ognuno in casa propria. E il grande mondo/motore di Face Book oltre ad implementarsi del dibattito attuale, vede, e questo fa immenso piacere, “amici” che si erano ritagliati spazi per argomenti particolari continuare nel loro impegno come se si fosse in uno stato di normalità. Gli altri, si scambiano messaggi di speranza, esorcizzano il momento aumentando l’ilarità e la satira, continuano a proporre ricette culinarie e a postare foto nuove o tirate fuori da un cassetto.

E proprio una di queste ultime, pubblicata dalla Signora Annamaria Petrozzi, originaria di Foggia e trasferitasi nel nord Italia da molti anni, ci riporta agli anni immediatamente successivi al secondo conflitto mondiale. La location è una tribuna all’interno del nostro Deposito Erariale Cavalli Stalloni, sopra, colta da uno scatto fotografico, la signorina Petrozzi, gonna a strisce orizzontali, accanto allo zio Giuseppe Imperiale[1] Sindaco di Foggia, così come lei stessa precisa in un post, dal 1947 al 1948.

E’ in procinto una gara di corsa per cavalli, e come si capisce dal cartello “PESO”, i fantini devono sottoporsi a questo controllo.

Ma la foto suscita la sorpresa di un altro amico di F. B., infatti Romeo Brescia riconosce nella foto il padre Antonio, baffi neri e maglia strisce orizzontali, appassionato di ippica che nell’occasione assiste il fantino che cavalcherà il proprio cavallo.

L’epoca e la presenza del Sindaco Imperiale circoscrive la ricerca di ulteriori notizie e particolari sulla stampa dell’epoca agli anni 1947 e 1948.

Ippodromo dei Cavalli Stalloni – Dall’album di famiglia, foto che ricorda quell’evento.

Infatti, sul Corriere di Foggia del 16 giugno 1947 si trova un articolo che partendo “dai tempi d’oro dell’ippica in Capitanata”, ricorda Gustavo Nannarone[2] e il Col. Lugli quali “grandi animatori del magnifico suggestivo Ippodromo dei Cavalli Stalloni”. Le “mutilazioni e ingiurie gravi” che la struttura subì durante il secondo conflitto mondiale, la requisizione da parte delle truppe anglo-americane[3], infine la derequisizione a cui seguì l’impegno di un gruppo di benemeriti foggiani per “far risorgere la gloriosa Società Ippica”.

Ippodromo dei Cavalli Stalloni – Dall’album di famiglia foto che ricorda quell’evento.

Così, nel giro di qualche mese venne ripristinata la pista “ridotta ad un informe anello sconnesso butterato infido”, i fabbricati tribuna e quant’altro necessario in modo “da non scadere nei confronti con quelli preesistenti”.

Sistemato tutto, le gare inaugurali si sarebbero dovute svolgere nel maggio del 1947, ma “causa avversità atmosferiche vennero rinviate all’1-5-8 e 11 giugno”. Le gare videro “una larghissima affluenza di pubblico”, ed una serie di premi assegnati ai vincitori, da lire 10.000 a 25.000, sulle varie distanze.

Nel mese di dicembre dello stesso anno si insedia il nuovo Consiglio di Amministrazione con la partecipazione del Duca Giovanni Barone in qualità di presidente. Il duca nel suo discorso di insediamento ricorda il Commissario Dott. Vincenzo Petrilli, il quale nel triennio precedente si prodigò tra le molteplici difficoltà ad avviare tutte le pratiche di ripresa e sostentamento dell’imponente gruppo di stalloni e asini presenti nell’Istituto.  

Anche così avveniva la ripresa della Foggia del dopoguerra, dilaniata dalle bombe.

Tornando ad oggi però, se di quel Deposito Cavalli Stalloni e attività connesse né è rimasta solo una flebile traccia, abbiamo il tempo di una quarantena per iniziare a pensare ad una Foggia diversa anche per noi e per le generazioni future.

 

[1] Giuseppe Imperiale (Foggia 1897-1964)- Primo Sindaco dopo la Liberazione dal 1947 al 1948 –Deputato all’Assemblea Costituente nelle file del PCI – Senatore della Repubblica nella II e III Legislatura – Segretario Capo Ferrovie dello Stato

[2] A cui venne intestato il grande maneggio al coperto

[3] Durante i lavori di trasformazione del maneggio in aula magna dell’Università, sotto il tavolato che proteggeva la base dei muri perimetrali vennero trovate scritte e graffiti di militari americani

 

 

 

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