I miracoli dell’Addolorata

I MIRACOLI DELL’ADDOLORATA

 di Bruno e Donatella Di Biccari

 

Il miracolo del 1837

Nel periodo di permanenza a Foggia di Mons. Antonio Maria Monforte vi furono fenomeni miracolosi verificatisi nella Statua dell’Addolorata nei giorni 14-15 e 16 luglio 1837 al tempo del colera. Dopo di questi avvenimenti il colera andò pian piano dileguandosi, i casi di morte in tutta la città diventarono rari e per la festa di S. Anna, 26 luglio, poteva dirsi cessato del tutto in città.

Tra le vittime del morbo vi fu il Servo di Dio D. Antonio Silvestri, sacerdote secolare, onore del clero di Foggia, che spirò santamente il 20 luglio1837.

 Passato  il colera, il popolo di Foggia volle dimostrare alla Vergine Addolorata tutta la sua riconoscenza in solenni festeggiamenti, che culminarono in una grandiosa processione per le vie della città.

Dopo la festa della Madonna dei Sette Veli, a metà Agosto, fu istituito il Tribunale Ecclesiastico per l’accertamento canonico dei fatti miracolosi verificatisi nei giorni 14-15 e 16 luglio e raccogliere le testimonianze giurate di 24 testimoni.

Ritenute valide le testimonianze, in data 5 settembre  fu emesso il decreto conclusivo dei lavori del processo canonico nel quale venne riconosciuto il miracolo e copia del decreto fu affisso alle porte della Chiesa Cattedrale di Troia  e delle parrocchie di Foggia.

Il miracolo ebbe origine dalla Statua dell’Addolorata nella Chiesa Parrocchiale di S. Giovanni (movimento degli occhi della Madonna verso il cielo e verso il popolo, movimento delle labbra come di persona che sospira, presa da affannosa angoscia; il lacrimare; il sudore abbondante; i capelli discriminati; il continuo mutamento di colore nel volto da pallido rosso e viceversa).

 In ricordo del fatto miracoloso ogni 15 di luglio in S. Giovanni Battista viene festeggiato con solennità l’anniversario del Miracolo per cui il Santo Padre Gregorio XVI concesse la facoltà di cantare la Messa dell’Addolorata come il 15 Settembre.

Lapide per il centenario dalla liberazione del colera – Basilica San Giovanni Battista – Foggia

 Il miracolo del 1886

 Nei primi di Settembre del 1886, quando maggiore era il pericolo del colera – anzi si ebbero alcune vittime – un nuovo fatto rassicurò il popolo che si era affidato alla protezione di Maria SS. dietro l’esempio del Vescovo Mons. Marinangeli e del degnissimo Parroco D. Vincenzo Ricotta.

 Il 4 settembre 1886 – come si ricava da trentadue deposizioni giurate di testimoni nel processo istruito dal 24 febbraio al 25 maggio 1887 – ricominciarono le manifestazioni miracolose della statua dell’Addolorata, col movimento degli occhi e con la meravigliosa trasformazione del volto. La nota caratteristica in questa circostanza fu data da un raggio di luce “splendidissima” che per ben tre volte partì dalla statua della Madonna andando verso la statua del Sacro Cuore di Gesù, che si trovava nella nicchia dell’abside, percorrendo una linea curva, e ritornando al punto di partenza.

Il colera che minacciava tutti disparve; anzi la Madonna si degnò di estendere la sua protezione speciale contro il morbo a quanti venerarono la sua immagine anche fuori Foggia.

La venerata immagine incoronata dell’Addolorata – Basilica di San Giovanni Battista – Foggia

Mons. Domenico Marinangeli, Vescovo della Diocesi, istituiva una Commissione di ecclesiastici allo scopo di studiare bene tutti i documenti relativi ai ripetuti miracoli dell’Addolorata per ottenere la incoronazione della prodigiosa statua dalla Sede Apostolica, per mezzo del Capitolo Vaticano.

Quanto raccolto ed accertato dalla commissione venne inviato al Sommo Pontefice Leone XIII con una lunga e dettagliata relazione e con la richiesta del titolo di “Addolorata liberatrice dal colera” alla sacra immagine, l’incoronazione solenne con decreto pontificio e il titolo di Santuario oppure di Seconda Basilica alla Chiesa Parrocchiale di S. Giovanni, in memoria anche delle apparizioni della Madonna dei Sette Veli.

Nella seduta capitolare del 17 luglio 1887 Sua Eminenza il Card. Enrico Howard, Arciprete della Basilica Vaticana, con il Rev.mo Capitolo,  decretarono la corona d’oro all’Addolorata di S. Giovanni, delegando il medesimo Mons. Marinangeli a compiere il sacro rito secondo le norme prescritte dal Rituale della Basilica di S. Pietro.

Tutta la città accolse con grande giubilo la lieta novella e si fece a gara dai fedeli per raccogliere oggetti d’oro, d’argento e altre offerte per la corona d’oro alla Sacra Immagine.

Le feste furono fissate nei giorni 29-30-aprile e 1° maggio 1888.

L’incoronazione avvenne in Cattedrale la mattina del 29 con solenne pontificale.  La Cattedrale era sfarzosamente illuminata e tutte le campane della città suonava a festa, davanti ad una folla immensa venuta anche da lontano per venerare la Madonna. Mons. Marinangeli pose sul capo della venerata statua la Corona d’oro, e i festeggiamenti proseguirono con  una processione che attraversò tutta la Città e alla fine fu portata nella Chiesa di S. Giovanni, dove era stato eretto un trono dalla pietà dei foggiani.

 

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