L’ASILO DI MENDICITA’
di Raffaele de Seneen e Romeo Brescia
Un’idea coltivata per ben otto anni dal Prof. Giuseppe Lo Campo[1], “uomo fattivo e tutelare, apostolo instancabile”, come viene definito in un articolo de “L’AVVENIRE”, settimanale di Foggia del 18 gennaio 1914, si concretizza con l’inaugurazione di una struttura dedicata all’accoglienza ed assistenza di poveri, anziani ed inabili al lavoro.
Nonostante i tempi critici, siamo alla vigila del Primo conflitto mondiale, il Prof. Lo Campo trova l’adesione e l’incoraggiamento della Congregazione di Carità oltre che dai pochi filantropici del tempo anche tra le nobil donne che costituivano l’Associazione Pro Erigendo Asilo di Mandicità, sorta da diversi anni sotto gli auspici di D. Marchese De Rose, D. Elvira Nannarone e D. Anna Ceci Siniscalco.
L’Asilo dei Poveri, o di Mendicità, troverà la sua sede nel Conservatorio del Buon Consiglio all’uopo trasformato e riadattato su progetto dell’ing. Mameli e successive modifiche dell’ing. Grassi.
Tre nuovi ampi dormitori, tre vasti saloni: uno è stato costruito a spese della Congregazione di Carità, un altro dal concittadino cav. Matteo Prencipe, il terzo con i risparmi del modesto e onesto operaio Michele Pacelli. L’Asilo così ristrutturato garantirà una ricettività di 70 posti rispetto ai 60 occupati al momento dell’inaugurazione.
Innovativa, per i tempi, risulta la pratica del lavoro per gli ospiti secondo attitudini e stato di salute.
Un’opera, quella dell’Asilo, molto sentita e partecipata dalla comunità cittadina come si può evincere da una serie di epigrafi marmoree e murate nelle pareti dei nuovi locali dell’Asilo.
-
Nel dormitorio centrale
Questo
dei diseredati della fortuna
sicuro rifugio
bene auspicato dall’Associazione
Pie Donne della Carità
presieduta dalle signore
Elvira Marchese Di Rose
Anna Ceci-Siniscalco
Elvira Nannarone
serve
per pubblica beneficenza
mercé l’opera infaticata
del Prof. Giuseppe Lo Campo
che volle
tale umanitaria istituzione
La Congregazione di Carità
che per molti anni
l’ebbe benemerito Presidente
ne accolse caldeggiò
la filantropica iniziativa
pose
1914
-
Sulla parete sinistra
A Tito Postiglione
Dottore in farmacia
che legò
a pro di questa nascente istituzione
gran parte del suo patrimonio
la Congregazione di Carità
memore
1914
-
Nel dormitorio intitolala al Cav. Prencipe
Al Cav. Carlo Prencipe
a proprie spese
eresse
questo dormitorio
dove
sotto le ali della fede e la pietà
trovano sicuro rifugio
i bersagliati della fortuna
la Congrega di Carità
che l’ebbe munifico solerte amministratore
pose
perché se ne imiti l’esempio
1914
-
Nel dormitorio intesta a Michele Paciello
A Michele Paciello
che esempio unico più che raro
elargì
a beneficio dei poveri
l’intero frutto
del suo lungo e onesto lavoro
la Congrega di Carità
riconoscente
1914
-
Nel giardino
Quanti qui siete
dalla carità raccolti
in questo asilo di pace
dopo il lungo affannoso
ramingar della vita
benedite
chi vi scampò dal naufragio
pregate il Signore
che copiosamente compensi
chi al caduto
porge la mano e lo solleva.
[1] Prof. Giuseppe Lo Campo (sacerdote) Eletto Presidente della Congregazione di Carità nel 1906,
[Ritroviamo ancora notizie dell’Asilo di mendicità nel giornale “Il Rinnovamento” del dicembre 1923, in occasione della visita da parte del Commissario Prefettizio Giuseppe Baccalone , che constatata la difficile situazione economica in cui versa l’istituzione e promette al cav. Taronna Antonio, all’epoca Presidente della Congregazione di Carità, tutto il suo impegno per una rapida soluzione.]