Un’antica chiesa

UN’ANTICA CHIESA

di Raffaele de Seneen  e  Romeo Brescia

Se della Foggia cintata da mura, la “Testa di cavallo”, si ha certezza che la Chiesa più antica sia stata quella di S. Tommaso (Seconda metà XI sec.) costruita nel sito della taverna che per prima ospitò il Sacro Tavolo dell’Iconavetere, e a seguire la Cattedrale (1.170), vecchi documenti ripresi da Don Michele Di Gioia in “Foggia sacra ieri e oggi” Ed. 1984 , parlano di un altro luogo sacro (ed un altro rinvenimento) coevo, se non addirittura precedente a quelli citati.

La zona dove presumibilmente era ubicato questo luogo sacro (chiesa o cappella), era più a sud della Foggia “murata”, al limitare, se non proprio all’interno, di quell’antico sito denominato “Pila e Croce” che doveva ricomprendere l’attuale Piazza Italia, la Villa Comunale, i Cavalli Stalloni ed oltre.

Parliamo della chiesa di S. Elena, che poi prese il nome di S. Maria della Croce, è menzionata nella bolla d Papa Clemente III del 20 marzo 1190.

L'antico affresco della Madonna della Croce

L’antico affresco della Madonna della Croce

Alle testimonianze storiche si aggiungono quelle della tradizione: “Nell’anno 1087 un pio eremita, Claro Ferruzzo, del Piemonte, uomo retto ed acclamato in Foggia, ebbe l’amministrazione della Chiesa ed Abazia di S. Elena dal Clero Foxano”.

Il pio uomo, la mattina del 5 agosto di quell’anno, voleva affiggere una lampada al muro rimpetto al Crocifisso dove stava da qualche anno un quadro, che si diceva di S. Elena.

Nel compiere l’operazione il muro venne involontariamente scrostato portando alla luce un occhio di un effige, che dopo ulteriore scrostamento risultò appartenere ad una immagine greca: stupore, la notizia mette le ali, accorrere di prelati e popolo (anche dalla vicina masseria di Pila e Croce), preghiere e celebrazioni per il “miracolo”.

L’immagine venne chiamata e venerata sotto il titolo di “Santa Maria della Croce”, traendo origine da una o più delle seguenti considerazioni: 1) Il Bambino e la Madonna hanno entrambi nelle mani una croce; 2) L’antica cappella o chiesa sembra fosse chiamata Della Croce al Monte; 3) Perché la stessa era ubicata nel territorio della masseria Pila e Croce.

Altro nome identificativo, arrivato fino ai giorni nostri, ma ormai in disuso è Santa Maria della Neve, perché il ritrovamento dell’effige avvenne il 5 agosto, giorno in cui la S. Chiesa  ricorda la festività di  Santa Maria ad Nives.

Questo è quanto è dato sapere circa lo scoprimento dell’immagine sacra e della chiesa, prima intitolata a S. Elena e poi  a Santa Maria della Croce.

 Per quanto riguarda invece il motivo perché venne nascosto e il periodo in cui venne eseguito l’affresco si trovano riferimenti in un articolo della Studiosa Ester Loiodice , pubblicato sul giornale “ Il Popolo Nuovo” del 16 settembre 1935.

La Loiodice  partendo da quel movimento chiamato “iconoclastia”, fa  un’attenta analisi storica con la quale  determina implicitamente ed  approssimativamente che l’immagine Greca sia più antica del Sacro Tavolo dell’Iconavetere e  che la cappella che l’ accoglieva sia la più antica di Foggia.

Nello stesso articolo troviamo riferimenti ad un importate  documento del 1709. in esso viene fatto cenno che il campanile, della chiesa di << S. Elena o sia della Croce>>, sia diroccato apportando gravi danni alla stessa.

Per molto tempo non ci saranno riparazioni , le mura perimetrali resteranno rustiche, un medaglione ad ornamento di uno degli ingressi, i vecchi finestroni per illuminare l’interno, un vecchio organo, il crocifisso di fronte all’affresco, il quadro di S. Elena e quello dei Santi protettori Guglielmo e Pellegrino successivamente rimossi.

Nel 1728 Viene istituita la Confraternita di Santa Maria della Croce con sede nella chiesa omonima diventata di sua proprietà, nel 1796  dopo aver ottenuto conferma da S.M. il Re di Napoli Ferdinando IV, la Confraternita  prese in considerazione il restauro della chiesa ulteriormente danneggiata dal terremoto del 1731. Le spese verranno sostenute interamente dai confratelli con oboli annuali o settimanali.

Nel 1873 numerosi lavori di ampliamento verranno realizzati.  

Cartolina viaggiata nel 1913 – Chiesa di Santa Maria della Croce – Archivio personale di Marco Scarpiello

Su disegno dell’Ing. Petti, i due ingressi furono  ampliati con porticati di stile gotico, in modo da essere  armonizzati con l’adiacente Orfanotrofio Maria Cristina di Savoia (inaugurato nel 1854) e la  Villa Comunale, fu realizzato il pergamo su disegno dell’ing. Furia e il nuovo campanile di forma quadrangolare. I lavori verranno ultimati il 20 ottobre 1899 dopo  che la Chiesa venne ulteriormente abbellita e decorata da due foggiani, Raffaele Affatato e Ottavio Mucelli,  e  dotata di un bellissimo organo.

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Interno della chiesa prima di essere demolita – Archivio personale Marco Scarpiello

Il resto è storia più recente e conosciuta.  Nel 1936, per dar spazio al costruendo Palazzo Uffici Statali, la Chiesa e l’Orfanotrofio furono abbattuti, e la prima venne  ricostruita su Viale XXIV Maggio, i lavori furono ultimati nel 1949.

Madonna della Croce

L’affresco della Madonna della Croce, come lo possiamo ammirare oggi, nella nuova chiesa

Alcune foto dell’interno della chiesa prima di essere demolita

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