Aniello Macciotta – primo segretario della Camera del Lavoro di Foggia

ANIELLO MACCIOTTA
(PRIMO SEGRETARIO DELLA CAMERA DEL LAVORO DI FOGGIA)

Di Raffaele de Seneen  e  Romeo Brescia

In questo 1° Maggio di clausura, che comunque non avrebbe visto, come ormai accade da anni in questa città, lavoratori sfilare, bandiere al vento, orgoglio di classe, la banda che suona, le facce solcate di fatica e speranza, ci va di ricordare questa figura così poco nota che con poche altre, in tempi difficili, pose le basi del sindacalismo locale e non solo.
Aniello Macciotta nasce in Sardegna, al Alghero, nel 1863. Il suo percorso di studi lo porta a diventare professore di ragioneria.
Il 31 ottobre 1888 sposa Rita Defenu (1865 – 1948) figlia di un falegname “illetterato” di Sassari. Dalla loro unione nasceranno undici figli, molti dei quali, dopo gli studi, intraprenderanno ottime carriere: pediatra, notaio, chimico, ginecologo,avvocato.

Rita Defenu e Aniello Macciotta nel 1920 – Foto tratta dal sito: massacci-genealogie.jimdofree.com

Per l’attività che svolge, il Macciotta, è soggetto a diversi trasferimenti con tutta la famiglia. E’ in Sicilia dal 1891 al 1894, a Cagliari dal 1896 al 1902, poi a Foggia dove nasce il figlio Enrico (chimico), e ancora a Trapani dal 1906 al 1908 e infine a Sassari nel 1910.
Dalla biografia del primo figlio Giuseppe (pediatra) nato a Messina il 17 gennaio 1892, si evince che la loro è una famiglia di tradizione socialista, e che il padre (Aniello) durante il regime fascista fu sorvegliato speciale a causa della sua militanza politica, mentre uno zio paterno, Sebastiano, fu, in epoca precedente al regime fascista, vicesindaco socialista di Napoli e poi di Sassari.

L’ottavo Figlio di Aniello Macciotta. Bruno su una foto scattata a Foggia (1904-1905) – massacci-genealogie.jimdofree.com

Aniello Macciotta nel suo periodo di permanenza a Foggia insegna presso il Regio Istituto Tecnico Commerciale Pietro Giannone (istituito nel 1885), attuale scuola G. Pascoli, abita in Via Castiglione, la strada che inizia proprio nelle adiacenze dell’attuale sede della CGIL (ex Palazzo dei contadini).
Nonostante l’impegno lavorativo e la famiglia numerosa, le cronache cittadine dell’epoca ci mostrano un Macciotta impegnato politicamente tanto che in un’occasione particolare “corre per le vie cittadine, seguito dai suoi studenti, con un tricolore in mano”.
Il Macciotta, con Silvestro Fiore, primo Capo-Lega dei contadini di Foggia, e pochi altri socialisti si fanno promotori, nel 1902, della la nascita della Camera del Lavoro di Foggia in cui confluiscono varie Leghe cittadine.
La data ufficiale di costituzione della C. d. L. è il 26 ottobre 1902 e Aniello Macciotta ne diventa il primo segretario.
Questo il testo comunicato-stampa ufficiale che annuncia l’evento: “La Camera del Lavoro, la cui inaugurazione non poté aver luogo l’anno scorso perché non si ritenette opportuno proclamarla quando non da tutti ne era ben compreso il valore e il significato, fu inaugurata domenica scorsa dall’oratore di giornata, l’onorevole Chiesa. Egli, dopo un discorso d’occasione, che pronunziò dinanzi a circa duecento operai delle diverse leghe convenuti nella vasta sala delle adunanze alla sede delle leghe riunite, dichiarò proclamata la Camera del Lavoro e invitò tutte le leghe a nominare un loro rappresentante. Questi, costituendo la Commissione Provvisoria, dovranno a loro volta nominare i membri della Commissione Esecutiva che regolerà e disimpegnerà tutte quelle pratiche necessarie perché la Camera del Lavoro funzioni proficuamente ed energicamente”.
Non fu facile il lavoro del Macciotta e dei suoi più stretti collaboratori perché non si trattò solo di mettere insieme, in un unico contenitore, le diverse Leghe, ma di smussare e sconfiggere le forme di autonomismo che le caratterizzavano per ricondurle ad un sistema più partecipativo e di lotta per l’interesse comune.
Si può affermare che la battaglia in questo senso fu vinta nel 1905 durante uno sciopero dei ferrovieri locali, riportato dalle cronache e rimasto nella storia come “L’eccidio di Foggia”.
In quella occasione la partecipazione dei braccianti agricoli a sostegno dei ferrovieri fu forte e palese. Molti i braccianti tra i morti e i feriti, arrestato Silvestro Fiore, denunciati Aniello Macciotta e gli avvocati socialisti Fioritto e Maiolo.
Forte risonanza sulla stampa, interrogazioni parlamentari e ispezioni. Da quella redatta dal Dirigente della IV Divisione di Pubblica Sicurezza si legge: “ … tra i socialisti di Foggia primeggia, per idee avanzate, il professor Macciotta Aniello, di Alghero (Sassari), insegnante al Regio Istituto Tecnico. A costui si attribuisce grande responsabilità negli ultimi disordini …”.

Aniello Macciotta, sulla sinistra della foto con il figlioletto Renato in braccio, alla destra il cognato Giovanni Defenu. Foto tratta dal sito: massacci-genealogie.jimdofree.com

Aniello Macciotta lasciò tra i lavoratori di Foggia un buon ricordo e un’impronta indelebile. Il giornale “Avanti!”, dell’8 novembre 1905 così riporta: Foggia – Comunicato – “Ieri, salutato alla stazione ferroviaria da moltissimi compagni e lavoratori organizzati, è partito per Trapani, dov’è stato trasferito, il compagno professor Aniello Macciotta, segretario della Camera del Lavoro.
Indicibile l’apparato di forza pubblica.
Egli lascia un vuoto immenso tra noi e perciò infinite sono state le dimostrazioni di stima e d’affetto che ha ricevuto.
Vada da queste colonne al compagno Macciotta il saluto riconoscente dei proletari e dei socialisti foggiani”. 

 A seguito d’ulteriore trasferimento del Macciotta, che la segreteria della Camera del Lavoro sarà assunta da Euclide Trematore.

La prima sede della C. d. L. di Foggia fu in Via Pescheria, in alcuni locali a piano terra di proprietà del signor Achille Mongelli adiacenti al luogo dove oggi si ricorda la casa natale di Umberto Giordano. Seguì poi la sede in Via Campanile e successivamente nella vicina Via San Domenico, per trasferirsi in seguito in alcuni locali dell’ex Convento del SS. Salvatore (attuale sito del Palazzo di Città) e quindi in Via Cavallotti (attuale Via Matteotti prima di avere l’assegnazione dell’attuale struttura in Via della Repubblica.

Foggia, 1° Maggio 2020

Tratto, e integrato, dalla pubblicazione “Silvestro Fiore – L’uomo e il sindacalista” edito in proprio da Raffaele de Seneen e Romeo Brescia – 2020

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