Spartaco Perini

SPARTACO PERINI

di Raffaele de Seneen  e  Romeo Brescia

Spartaco Perini 1

Spartaco Perini

Un nome e un cognome, che si capisce al volo, non hanno niente a che fare con la nostra realtà territoriale.

Eppure, Spartaco Perini (Ascoli Piceno 23.12.1919 – 18.05.2001), è il nodo indissolubile che lega la nostra terra a quella ascolana attraverso il martirio dei due fratelli foggiani Vincenzo e Luigi Biondi partigiani, caduti a Colle San Marco.

Spartaco Perini, già sul fronte greco, torna dalla Russia in licenza di convalescenza, e subito dopo l’8 settembre organizza soldati, civili e sbandati con cui risale le pendici di Colle San Marco per dar vita ad una formazione partigiana.

A fine settembre, Vincenzo e Luigi Biondi, partiti da Foggia, si sono già inseriti nella formazione partigiana “Brigate Colle San Marco” al comando del capitano Tullio Pigoni e del sottotenente alpino Spartaco Perini.

I due fratelli foggiani troveranno la morte in un combattimento contro le truppe tedesche che durò dal 3 al 5 ottobre 1943.

L’annuncio della loro morte arriva a Foggia con questa lettera che non porta data:

 “E’ con l’animo addolorato che in questo momento vi annuncio la morte dei vostri cari congiunti Luigi e Vincenzo Biondi, entrambi caduti il 3 ottobre 1943 sul Colle S. Marco di Ascoli Piceno mentre partecipavano volontariamente alla lotta contro i tedeschi. Li ammirai subito per il loro coraggio, per il loro elevato spirito di amor di patria e per le loro doti morali che li fecero distinguere tra i migliori partigiani del gruppo Bande “Colle S. Marco”. La loro attività in quel periodo fu senza soste, attivissimi, sempre pronti ad ogni prova, di esempio ai compagni che amavano. Si arrivò al 3 ottobre in cui fummo attaccati da forze rilevanti tedesche appoggiate da artiglieria e mortai. La lotta ineguale ma accanita si protrasse per tre giorni ma ormai le nostre posizioni erano state accerchiate, nei combattimenti durissimi più volte vedemmo l’indimenticabile Luigi incitare con l’esempio i compagni prodigandosi senza risparmio nella lotta in cui già i tedeschi avevano subito perdite gravi. Ma mentre più si accendeva la battaglia Luigi e Vincenzo cadevano da Eroi per la Patria che tanto avevano amato”.

                                                                                              IL COMANDANTE

                                                                                                  Spartaco Perini

Biondi Colle san Marco

 

Le salme dei fratelli Biondi rientreranno a Foggia il 20 ottobre del 1947, e solo i ricordi lasciati del compianto concittadino Aldo Pedretti possono aprire uno squarcio su quella giornata particolare di lutto e commozione:

 FOGGIA 20 ottobre 1947

Giuseppe Imperiale Sindaco, “è il tardo pomeriggio del 20 ottobre 1947. Il cielo plumbeo avvolge la città di Foggia di malinconia. Ai lenti rintocchi delle campane del Duomo, due carri ammantati dal tricolore, si muovono in mezzo alla folla che, silenziosa e mesta, fa ala al passaggio. Le salme dei due Caduti si avviano  all’ultima dimora. Apre il corteo il glorioso Vessillo della Brigata Garibaldina Colle S. Marco scortato dal valoroso comandante Spartaco Perini, dal Gonfalone della città di Foggia, da un folto gruppo di autorità civili e militari di Ascoli Piceno e della Daunia”.

Spartaco Perini, insignito in vita di medaglia d’argento al valor militare, è a Foggia quel giorno, preceduto dal vessillo della Brigata Garibaldina Colle San Marco, per riconsegnare e condurre a definitiva sepoltura i due giovanissimi foggiani, a cui l’8 dello stesso mese era stato conferito il Diploma di medaglia Garibaldina a firma del Commissario Generale Secchia e del Comandante Longo della Brigata d’Assalto “Garibaldi”.

Le memorie lasciate da Aldo Pedretti, e i contatti stabiliti con un gruppo di “ragazzi” di Ascoli Piceno, ricercatori e cultori della memoria, hanno permesso di ricostruire la storia dei fratelli Biondi con scritti e documentazioni filmate messe a disposizione su alcuni siti locali.

Un ponte da Ascoli Piceno a Foggia

E il piacere, e la riconoscenza  aumenta quando della memoria si continua a tessere il filo come ha fatto un giovane ascolano, Nestor Makhno, che a Spartaco Perini e ai fratelli Biondi ha dedicato alcune composizioni canore che siamo lieti di proporre nei filmati che seguono.

Il mio comandante – Spartaco Perini

I fratelli Biondi (Vincenzo e Luigi) – Martiri partigiani

 

Commenti:

Pietro Perini : ” Grazie cari Amici. Mio Padre non amava molto parlare delle sue guerre ma, ogni volta che mi raccontava di San Marco, non mancava mai di nominare i Fratelli BIONDI. Grazie ancora. Di cuore!!! Con tanta voglia di incontrarvi presto!!!” 

 

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