Valentini Vista Franco

VALENTINI VISTA FRANCO

Di Raffaele de Seneen  e  Romeo Brescia

Foggia gli ha dedicato una via, zona centrale, meno di cento passi e la percorri tutta, ma chi era Franco Valentini – Vista?

Se ne sa ben poco: compositore foggiano nato nel 1891 prematuramente morto per una lunga e debilitante malattia (la Spagnola?) nel 1918 all’età di 27 anni.

franco-valentini-vista

Franco Valentini Vista. 1891 – 1918

E’ il fratello Domenico che provvede ad una raccolta e pubblicazione postuma dei pezzi da lui composti per pianoforte: Canto di Natale, Enigma ed Idillio (Milano Ricordi – 1919) che porta la seguente dedica:

“In perenne ricordo del mio adorato ed unico fratello Franco Valentini-Vista, ventisettenne, morto per inesorabile morbo dopo lungo martirio a dì 28 settembre 1918, questa musica di sua composizione offro nel primo anniversario della sua morte”.

A dare maggior completezza alla figura di questo figlio di Foggia è il discorso dell’avvocato Erminio Calamandrei tenuto presso la Scuola musicale “U. Giordano” in occasione del decennale della morte.

E’ “IL RINNOVAMENTO”, giornale locale, del 14 ottobre 1928, che ne riporta un resoconto a firma di Francesco Gentile.

Dalle parole di Calamandrei vergate dall’inchiostro del Gentile emerge una figura pensosa,  dotata di virtù artistiche, un aristocratico per eccellenza.

Capita che qualcuno sia segnato, un dono di Dio o di Natura, infatti l’artista viene definito “un fenomeno, compositore per istinto senza conoscere le leggi musicali, senza neppur saper leggere la musica: dominatore della tastiera del pianoforte che suonava con perfezione sorprendente”.

LE SUE COMPOSIZIONI

Idillio: la  lirica della vita, la gioia che più si cerca e più sfugge. Un valzer ondeggiante, flessuoso, e pur breve.

Enigma: pezzo, fra i tre, più importante per concezione e studio, compendio del grandissimo enigma della vita.

Canto di Natale: toccante poesia del focolare domestico che ritorna ogni anno, al calar di dicembre.

HANNO DETTO DI LUI

-Mascagni: dobbiamo conservare la sua musica come una reliquia sacra

-Gissi: apparteneva a quella esigua schiera che scriveva con il cuore

-Lo Staffile: una composizione squisita, di elevata espressione, quanto mai originale

-Festa: il pezzo è soavemente melanconico

-Cafaro: la melodia del canto richiama i grandi della nostra musica

-Lampo: il canto ha una nostalgica bellezza.

 

Da un antico spartito e dalle abili mani di un pianista contemporaneo, di Franco Valentini-Vista: “CANTO DI NATALE”.

 

Pubblicato il: 23 Dic 2016

 

 

Articoli recenti