Il celebre spettacolo di Yambo a Foggia

 

Il celebre spettacolo di Yambo a Foggia

di  Tommaso Palermo 

È l’Epifania del 1922, il Teatro Dauno è gremito di spettatori assorti e affascinati da uno spettacolo mai visto; qualcosa di magico si snoda davanti ai loro occhi sbigottiti, ammaliati.

Sulla scena non c’è un cantante o un attore in carne ed ossa ma una geisha, misteriosa e dagli occhi lucenti. Quella che agli occhi dei foggiani, grandi e piccoli, appare come una creatura esotica e misteriosa è, in realtà, una prodigiosa marionetta o, come la chiama il suo ideatore, un “fantoccio lirico”.

Le marionette di Yambo alla Casa delle marionette di Ravenna

La marionetta si muove con grazia sulla scena, mossa con sicurezza dalle mani esperte che lavorano in una compagnia che sta incantando l’Italia e non solo: la grande compagnia marionettistica “I fantocci di Yambo” che porta avanti il grande e seguito evento dal 1919.

Enrico Novelli – (Pisa,1874 – Firenze,1943)

Yambo è lo pseudonimo di un grande ed eclettico personaggio italiano: il pisano Enrico de’ Conti Novelli da Bertinoro, classe 1874, figlio del grande attore drammatico Ermete Novelli; illustratore, fumettista, giornalista ed autore di romanzi fantastico-avventurosi per ragazzi, Yambo è noto al pubblico internazionale per aver realizzato, nel 1910, il primo film muto italiano di fantascienza dal titolo “Un matrimonio interplanetario”.

Il Dauno non può resistere al fascino ipnotico della marionetta: gli occhi di vetro riflettono i giochi di luce mentre la bocca si apre magicamente. Fanno la comparsa anche altre figure straordinarie e riccamente vestite e la carrellata delle sorprese si snoda a rotazione davanti a variopinte scene.

Lo spettacolo servito ai foggiani si compone di quattro grandi scene animate: la Geisha, la Duchessa, la Gran Via, le Cinque Parti del Mondo; ogni momento è reso con armoniosa precisione e la stampa ne dà merito. Il Giornale di Capitanata dell’otto gennaio 1922, infatti, immortala il successo della tappa foggiana.

Il successo è tale che per portare avanti lo spettacolo di marionette, Yambo tralascia la produzione letteraria e la carriera giornalistica: a gestire la grande e numerosa compagnia marionettistica vi è la società proprietaria, la Maud Pieri Novelli, alla cui organizzazione provvede un amministratore.

Finito lo spettacolo, Yambo e i suoi fantocci continuano il tour riscuotendo unanimi consensi. Fino al 1943.

Il 1943 è l’anno dolorosissimo per la città di Foggia. Di quella sera al Dauno, di quelle luci, di quegli occhi di vetro non resta che uno scialbo ricordo e la pioggia delle bombe su Foggia cancella ogni traccia delle gioie di quegli anni spensierati.

E Yambo? Dov’è Yambo? L’eccentrico, il visionario, l’eclettico Yambo è a Firenze.

La perla del Rinascimento è, come Foggia, sotto il fuoco delle bombe. Yambo, l’autore del magico spettacolo che aveva tolto il fiato a tanti italiani incantati, è scosso dalla furia delle bombe.

Il suo cuore cessa di battere per un infarto sotto i bombardamenti di Firenze.

Cartolina autografata da Yambo

Addio Yambo, addio creatore di sogni…

Organizzazione di un evento su carta intestata della compagnia marionettistica

 

 

 

 

                                             

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