L’Araldica nelle chiese di Foggia
a cura di Lucia Lopriore
Visitando le chiese antiche di Foggia è facile notare la presenza di molti stemmi vescovili, scolpiti sui mausolei o sulle epigrafi celebrative, o di stemmi dei pontefici che hanno visitato la città durante le visite pastorali ed, infine, gli stemmi appartenenti a molte famiglie aristocratiche locali e non solo, i cui esponenti furono sepolti nelle chiese, così come anticamente era in uso.
La presente carrellata espositiva raggruppa la maggior parte degli stemmi, di cui si è in parte già detto nei saggi pubblicati, riguardanti l’araldica cimiteriale e civica di Foggia. A tal fine per le notizie storiche relative agli stemmi sotto riportati, compresi quelli non presenti in questo studio, si rimanda al saggio visitando il sito:
Foggiaracconta – Palazzi e Araldica a Foggia,
Per le notizie storiche sulle chiese e sui vescovi della Diocesi di Foggia si rimanda ai siti:
Chiesa della SS. Annunziata
Nella chiesa della SS. Annunziata tre dei cinque altari laterali presentano lo stemma di mons. Antonio de’ Sangro, dei marchesi di S. Lucido, il quale fece erigere a proprie spese la chiesa sulle vestigia di quella preesistente.
Basilica Cattedrale
Basilica Cattedrale – Epigrafe commemorativa della visita di Papa Giovanni Paolo II nel giorno 24 maggio 1987.
Sull’epigrafe sono presenti tre stemmi:
- a sinistra vi è lo stemma di mons. De Giorgi;
- al centro vi è lo stemma del Pontefice Giovanni Paolo II;
- a destra vi è lo stemma della città di Foggia.
Basilica Cattedrale – Cenotafio con stemma del vescovo mons. Frascolla
Basilica Cattedrale – Mausoleo e stemma del vescovo mons. Farina
Basilica Cattedrale – Epigrafe commemorativa con gli stemmi della città di Foggia a sinistra e del vescovo mons. Lenotti a destra.
Basilica Cattedrale – vetrata a mosaico celebrativa con stemmi:
- a sinistra stemma del vescovo mons. Farina;
- al centro stemma della città di Foggia;
- a destra stemma vescovile non individuato.
Basilica Cattedrale – vetrata a mosaico con stemmi:
- a sinistra stemma della città di Foggia;
- al centro stemma del Pontefice Pio IX (Giovanni Maria Mastai Ferretti)
- a destra stemma del vescovo mons. Farina.
Basilica Cattedrale – vetrata a mosaico con stemmi
- a sinistra stemma del vescovo mons. Paolo Carta;
- al centro stemma della città di Foggia;
- a destra stemma vescovile non individuato.
Basilica Cattedrale – vetrata a mosaico con stemmi:
- a sinistra stemma del vescovo mons. Carta;
- al centro stemma della città di Foggia;
- a destra stemma vescovile non individuato.
Chiesa di Gesù e Maria
Stemma della famiglia CECI
Lo stemma scolpito alle due estremità dell’altare maggiore della chiesa di Gesù è attribuito alla famiglia Ceci.
A Foggia la famiglia è presente tra le pagine di storia con il nome della nobildonna Anna Maria Ceci (23/3/1861 – 26/9/1938) ricordata per i suoi benemerenti lasciti a scopo caritativo.
Di Anna Maria Ceci sappiamo che era figlia di Francesco e Iannuzzi Antonia, moglie di Baldassarre Siniscalco (28/6/1851 – 9/8/1903), la sua famiglia di provenienza era tra le più illustri di Andria, ricordiamo Giuseppe Ceci, suo zio, deputato del 1° Parlamento dell’Italia unita al tempo di Cavour.
Per la morte prematura del marito, rimase vedova con due Figli di minore età: Domenico e Teresa. Giovanissima morì anche la figlia Teresa.Il figlio Domenico sposò Antonia de Vargas Machuca e a pochi anni dal matrimonio lasciarono anche loro la nobildonna sola senza alcun erede.
Fonte: Dal Monte di Pietà di Foggia alla Banca del Monte di Foggia – Giuseppe De Troia – Banca del Monte Foggia 1 gennaio 2001, pag. 238 e 239
Il blasone: Partito, a destra di azzurro al leone di oro reggente nella branca destra un compasso capovolto accompagnato sulla partizione da un giglio del secondo, al capo tre stelle di sei raggi del medesimo poggiato su una croce o su un arbusto non meglio identificato nodrito su tre monti all’italiana al naturale. A sinistra: di azzurro ai tre ceci di oro male ordinati sulla partizione.
Timbro: Corona di nobile bottonata.
Chiesa di S. Giovanni Battista
Chiesa del Carmine (antica)
Chiesa di S. Pasquale Baylon
Chiesa di S. Maria delle Grazie
Chiesa di S. Agostino
Chiesa di S. Rocco
Stemmi presenti nella chiesa di Santa Maria della Misericordia di Foggia
Stemma della famiglia Falciglia
Lo stemma è dipinto nella parte centrale del soffitto a cassettoni della chiesa.
Manufatto: scudo sagomato in cartiglio con cimiero e svolazzi, dipinto su legno in un medaglione di azzurrorifinito da stucchi in oro.
Blasone: di oro al leone di nero attraversato da una sbarra di rosso, accompagnato al cantone sinistro da una stella di cinque raggi del secondo.
Famiglia Miroballo
L’antica ed illustre famiglia Miroballo è originaria di Napoli; raggiunse il suo massimo splendore nel XV secolo e godette di nobiltà nei Seggi di Portanova e di Montagna.Il primo rappresentante che si trova negli scritture è TRAMONTANO di MIRABELLO che nel 1279 fu scudiero dire Carlo I d’Angiò.Vari sono stati i titoli concessi a questa famiglia, fra questi: Barone di: Gricignano Marchesi di: Bracigliano (1597), Illicito. Duchi di: Campomele; Principi di: Castellaneta.I Miroballo hanno inoltre posseduto molti feudi in Principato Citra: Vieste, Lettere, Graganano, Angri, Positano, Pimonte, Franche, Torre del Gallo, S. Marzano, S. Giorgio.Pietra Montecorvino, Rocchetta, San Felice, Valle Beneventana, Serra, Montorio, Casal Teverola in Aversa, Bracigliano, Summatino.
In Napoli nella chiesa di San Giovanni a Carbonara è presente il mausoleo di Antonio Miroballo opera di Tommaso Malvito.[1]
I Miroballo furono presenti anche in Foggia. Nella chiesa di S. Maria della Misericordia è custodita una tela con il loro stemma.
Arma: d’azzurro al leone d’oro armato e lampassato di rosso, seduto sopra un monticello di tre cime dello stesso, movente dalla punta, addestrato da un ramo di palma d’oro curvo sino a circondarne la testa.
[1]Cfr. http://www.nobili-napoletani.it/Miroballo.htm
Famiglia Caracciolo
Lo stemma è dipinto sulla tela donata da Giuseppe Caracciolo alla Confraternita dei Morti nella quale entrò a far parte il 25 gennaio 1647. Cfr. G. Arbore, Blasoni e stemmi presenti nella città di Foggia, Bastogi, Foggia 2011, pag. 17.
Manufatto: scudo sagomato di oro in cartiglio con volute, cimiero e svolazzi, dipinto ad olio su tela.
Blasone: di azzurro all’angelo di carnagione vestito di rosso, impugnante una spada di oro sfidante un leone al naturale, accompagnato al cantone sinistro da una stella di otto raggi di oro.
Stemma della famiglia Della Posta [1]
Manufatto: scudo sagomato di oro in cartiglio dipinto ad olio su tela.
Blasone: di azzurro al cane sedente sulla collina il tutto al naturale, accompagnato al cantone sinistro da una stella di oro di otto raggi.
[1] Gennaro Arbore nel suo volume non attribuisce lo stemma ad alcun committente. Cfr. G. Arbore, Blasoni e Stemmi… cit. pag. 58.
Stemma della città di Foggia
Manufatto: scudo sagomato di oro incartiglio con volute dipinto ad olio su tela.
Blasone: d’argento a tre fiammate guizzanti dalla superficie del mare e in questo specchiantisi, il tutto al naturale
Stemma della famiglia Viscardi
Lo stemma è dipinto sul lato inferiore sinistro della tela donata da Giovanni Andrea Viscardi alla Confraternita dei Morti di Foggia. Cfr. G. Arbore, Blasoni e stemmi presenti nella città di Foggia, Bastogi, Foggia 2011, pag. 54.
Manufatto: scudo sagomato in cartiglio di oro con volute, cimiero e svolazzi, dipinto ad olio su tela.
Blasone: di azzurro alla colomba sorante imbeccante un ramo di ulivo il tutto al naturale.
Stemma non attribuito
Lo stemma è dipinto su una tela ad olio, presente nella Chiesa di Santa Maria della Misericordia a Foggia, e si ignora la famiglia committente.
Manufatto: scudo sagomato di oro in cartiglio con volute, cimiero e svolazzi, dipinto ad olio su tela.
Blasone: di azzurro al cane nero rampante poggiato a destra dello scudo, attraversato da tre sbarre e una banda di oro diminuite.
Stemma non attribuito
Lo stemma è dipinto su una tela ad olio, presente nella Chiesa di Santa Maria della Misericordia a Foggia, e si ignora la famiglia committente.
Manufatto: scudo sagomato di oro in cartiglio con volute, cimiero e svolazzi, dipinto ad olio su tela.
Blasone: di azzurro alla sirena bicaudata al naturale sulla marina, accompagnata al capo da tre stelle di oro in fascia.
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