Cappella Ossario dei caduti in guerra 

Camposanto di Foggia

Nella prima metà dell’ottocento, essendo stato vietato l’uso di seppellire i morti in aree consacrate, ovvero su un terreno annesso alla chiesa, l’Amministrazione comunale di Foggia provvide alla costruzione del cimitero sulla strada che conduce a Manfredonia. Successivamente con l’arrivo dell’architettura fascista alla parte anteriore del cimitero venne aggregato un appezzamento di terreno di mq. 35000, che fu convenientemente recintato con cancellata artistica e ornato con bei giardini. Per la sistemazione di tutto il vasto piazzale antistante alla zona di ampliamento venne demolita la chiesetta di San Lazzaro, ivi esistente, e priva di ogni valore artistico.

In prossimità dell’ingresso monumentale sorge la grande Cappella-Ossario per i Caduti in guerra, opera progettata dall’architetto Arnaldo Foschini, lateralmente sorgono due edifici destinati uno alla direzione, l’altro alla sede della custodia. Oggi i locali ospitano solo l’ufficio dei padri Cappuccini, ai quali già dal 1931 gli fu affidata la cappella cimiteriale.  

Gli elementi decorativi della Cappella-Ossario sono opera del prof. Vittorio Grassi limitati a tre grandi targhe in basso rilievo, inserite due nelle facciate laterali e una nel lato posteriore della Cappella.

Le due targhe laterali site a ridosso dei loculi, che racchiudono le gloriose salme, recano i simboli dell’olocausto e della gloria di Roma a cui esso si adegua l’ara su cui arde la fiamma del sacrificio, in cospetto delle insegne romane. La targa posteriore a ridosso dell’altare reca invece la croce eretta fra ceri ardenti con l’Alfa e l’Omega, simbolo del principio e della fine.

Tutti i rilievi, gli stucchi, le tarsie le grandi anfore nere delle nicchie sono state eseguite dallo scultore Ugo Nicolai. In corrispondenza dell’altare c’è il grande bassorilievo in bronzo dello scultore Ermenegildo Luppi, esso rappresenta la Devozione della Croce. La bella composizione si riallaccia alle pure tradizioni italiane del periodo donatelliano e il gran nome di Donatello viene richiamato nella mente della preziosità della modellazione, dai raggruppamenti delle figure, dalla potenza espressiva del chiaroscuro. Il pavimento della cappella ha uno scomparto geometrico semplice e spontaneo, generato dalle smembrature stesse della costruzione, ed è costituito da bei marmi: il giallo di Siena, il bianco statuario, il nero di Como, racchiusi nel fasciame di pietra di Trani chiara e scura. L’opera fu inaugurata il 26 ottobre 1931.

Questi brevi cenni storici ci permettono di ricordare e commemorare tutti i militari foggiani caduti in guerra, le quali spoglie mortali riposano nella Cappella-Ossario del cimitero di Foggia, solo per alcuni vengono riportati i nomi sulle lapidi all’interno della Cappella, altri riposano nelle urne comuni dell’ossario della stessa e il loro nomi non compaiono.

Di seguito tutti i nomi dei caduti riportati sulle lapidi:

A cura di Romeo Brescia

Fonte: Parte del testo è tratto da “cenni storici” esposto nella Cappella-Ossario

 Pubblicato il: 2 Nov 2022