Testamento di un fantaccino foggiano

 

TESTAMENTO DI UN FANTACCINO FOGGIANO

La guerra, quella del 15/18, quella di cui non si poteva sentire qui a Foggia il rombo del cannone, la rabbiosa voce della mitragliatrice, le urla di strazio dei feriti, il silenzio della morte …  tutto troppo lontano.

La stazione di Foggia, tradotte che partivano colme di fantaccini in grigio-verde, saluti, abbracci e pianti, poi il silenzio; come in silenzio spesso arrivava la notizia:

 

“Settembre 1915

“Ho conosciuto e apprezzato il bravo Cataneo per la sua bontà d’animo e il “sentimento del dovere. Amato dai compagni e dai superiori, cadde combattendo “serenamente per la grande Patria!questo almeno Le sia di conforto.

                                                                                                                             Sottotenete

                              Morfino Rosario

Michele Cataneo

Cataneo Michele di Pietro – Saldato 157° reggimento fanteria, nato a Foggia il 23 ottobre 1895 morto sul Monte Nero il 15 agosto 1915 per ferite riportate durante il combattimento.

Solo qualche giorno prima della ferale notizia CATANEO MICHELE, classe 1895, tornitore meccanico, scrive alla famiglia:

  “Mamma – Ho ricevuto la tua lettera. Sono rimasto molto contento che godete tutti buona salute così vi assicuro di me.

Vi dò notizie di guerra: fra giorni avremo un combattimento terribile e vado a fare una grandissima avanzata, e c’è anche un grande bombardamento di cannone.

Durante questo bombardamento noi dobbiamo avanzare contro al nemico per poterlo ricacciare indietro.

L’avanzata è un po’ difficile, per il modo che loro sono bene trincerati e hanno messo le mine per far scoppiare le bombe quando noi avanziamo.

C’è una frontiera d’artiglieria che impedisce l’avanzata nostra. Durante questo po’ di tempo siamo stati dietro le trincee, non si poteva nemmeno affacciare  di fuori che subito si sentiva fischiare le pallottole.

Mamma, ora è arrivato il tempo del mio destino, o morto, o ferito, oppure salvo.

Io prego Iddio e quella bella Vergine Addolorata dei Sette Veli che Essa mi deve aiutare da questo pericolo d’avanzata.

Mamma, sarà difficile che ritornerò più dal Monte Nero per venire da te per abbracciarti e baciare la mia nonna santa, che le voglio tanto bene, e essa lo stesso verso me che mi ha allevato nel suo letto. Mi dispiace che non vedrò più mio padre, e le mie sorelle e il mio fratello che voglio tanto bene.

Mi raccomando che se io dovessi morire mi dovete far fare la fotografia in grande, come sta sopra la cartolina. La mia roba non la dovete toccare, dal punto dove si trova, si deve infradiciare, cominciando dalla cravatta, e a finire alle scarpe.

Io mi do coraggio e forza a questo combattimento e combatterò con vero cuore verso la bella Italia e si deve gridare sempre, Viva l’Italia! Viva Savoia! E se io vado colpito mortalmente, sino all’ultimo sospiro di morte devo gridare sempre Viva l’Italia.

Voialtri non pensate a me che ormai ci sono, e pazienza!

Se morirò almeno avrò la soddisfazione di morire con una pallottola anziché di malattia come sono morti già degli altri.

Non altro da dirti, salutami tutti di famiglia, tanti baci a mio padre e la mia nonna santa, tanti baci ai ragazzi a chi domanda di me. Tanti saluti alla strada nostra che mi conosce e a te, mamma, tanti baci da tuo figlio.   

                                                                                                                                  Michelino

 

Più che un presentimento è un guardare in faccia la realtà.

Il nome di Cataneo Michele è inserito nell’ ALBO D’ORO dei decorati e dei caduti di Terra di Capitanata società editrice “DAUNIA” Lucera (Biblioteca provinciale La Magna Capitana – Foggia), ed uno degli alberi che ornavano un tempo il nostro Parco della Rimembranza (attuale Piazzale Italia) fu a lui dedicato.

A cura di Romeo Brescia – Pubblicato il: 26 Feb 2022

Fonte: Bollettino del Comitato Foggiano di Organizzazione Civile. (Biblioteca provinciale La Magna Capitana – Foggia)

 

 

 

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