Storie che tornano

STORIE CHE TORNANO

di Raffaele de Seneen  e  Romeo Brescia

Due rare medagliette, ritrovate in posti diversi (mercatini) dall’amico Alessandro Brescia studioso di numismatica e collezionista, ci riportano indietro nel tempo, anche oltre l’anno (1908) sulle stesse riportato.

Medagliette Baliatico 1

La loro storia si aggancia in un continuum con quelli che furono i primi presidi di assistenza sanitaria della Foggia del passato che vedeva i più poveri, diseredati e sfortunati non avere neanche un giaciglio in caso di malattia.

Fra questa gente bisognosa, ma per motivazioni diverse, le tante ragazze rimaste orfane a seguito del terremoto del 1731, per le quali il nostro Don Antonio Silvestri, “il santo di Foggia”, iniziò un’opera di reperimento, e poi costruzione, per ospitarle. Ultima traccia e testimone di questo immane impegno, si pensi ai tempi, il “Conventino”.

I maschietti, invece, venivano affidati ad una bottega  artigiana perché imparassero un mestiere e diventassero autonomi.

Anche le nostre medagliette  hanno compiuto un lungo cammino, oggi sono sostituite da un bigliettino attaccato alla culla di un neonato nel reparto maternità degli OO.RR., o da un braccialetto al polso dello stesso, che raccogli l’eredità dell’antico “Ospedale delle donne povere” Vittorio Emanuele I° con un “servizio baliatico”: assistenza e allattamento di bambini proietti, esposti alla Ruota, o bambini comunque bisognevoli nati all’interno della struttura.

Balie fisse e di supporto chiamate all’occorrenza provvedevano ad assicurare il servizio prima che il neonato fosse affidato ad una balia a pagamento, la nutrice.

Le medagliette di rame venivano appuntate sulle fasce del neonato, si nota apposito occhiello, e ricordano molto quelle di stagno, argentate, raffiguranti santi e madonne, in uso fino agli anni ’50 – ’60 che a protezione dei bambini venivano messe sulla maglietta intima, o inserite con figurine cartacee in un cuoricino di stoffa.

Il numero di serie, molto alto, impresso  sulle medagliette (3507 una e 3286  l’altra)  fa capire, che se anche diluito nel tempo, l’affido dei bambini al “servizio baliatico” ebbe una certa consistenza. Fra l’altro, va sottolineato, che era l’epoca in cui le donne partorivano in casa con l’aiuto dei familiari e della vammana/mammana.

Medagliette Baliatico 2

 

 

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